Un percorso culturale per combattere la corruzione
Lo scorso venerdì 23 Novembre si è svolta presso la meravigliosa cornice di Villa Tolomei una conviviale in interclub con gli amici del Rotary Club Granducato.
Siamo stati più che orgoliosi di avere come graditissimo ospite relatore il prof. Vittorio V. Alberti, studioso e docente di filosofia politica presso l’Università Lateranense, visiting post-doctoral researcher a Oxford, officiale presso la Santa Sede, direttore della rivista online “Sintesi Dialettica”.
L’argomento della serata è ruotato attorno al ruolo della cultura e dell’educazione dei giovani nella lotta alla criminalità e alla corruzione, con particolare riferimento alle vicende che sono state raccolte sotto la tristemente nota inchiesta “Mafia Capitale”.Nei suoi numerosi studi e nelle sue numerose pubblicazioni, l’ultima delle quali è il libro “Pane sporco. Combattere la corruzione e la mafia con la cultura”, il nostro ospite ha raccolto considerazioni, riflessioni e prospettive per affrontare un fenomeno, quello della corruzione, estremamente radicato e dal carattere sociale e culturale ancor prima che giuridico ed economico.E’ infatti emerso come, soprattutto in realtà e contesti all’interno dei quali non vi è una continua riflessione filosofica, culturale e meta-giuridica a proposito del fenomeno della legalità e del suo rispetto, vi è una propensione preoccupantemente fisiologica alla corruzione, laddove l’entropia sottesa a tale fenomeno è difficilmente arrestabile tramite l’azione repressiva di un diritto penale per sua natura tardivo.
Occorre pertanto agire nell’attimo in cui le coscienze sono nel momento più delicato, quello della loro formazione durante l’adolescenza.La partecipata conviviale ha visto l’intervento di molti nostri soci i quali hanno individuato nel tema e nella persona un momento sicuramente importante e coerente coi nostri valori, laddove come Rotary siamo particolarmente attenti alla gioventù e alle difficoltà di viverla all’interno di una società che non sempre comunica i giusti valori, immolandoli spesso all’altare dell’immediatezza in tutto: nell’apprendimento, nella crescita e nel rapporto con le istituzioni e con le realtà economiche.
Un caloroso ringraziamento ai nostri soci ed agli amici del Granducato che hanno contribuito a rendere gradevole e partecipata questa serata.